Melbourne Affordable Housing Challenge

Melbourne (Victoria) 2020 -  Concorso Internazionale d'idee - Project Team: arch. Vincenzo Izzo, arch. Emilio Franco

Il Concorso ha riguardato l'ideazione di un concept facilmente replicabile in grado di aumentare la capacità abitativa della città e ridurre al minimo l'impiego di terreni e materiali. La proposta, che si è collocata tra gli shortlisted projects selezionati dalla Giuria, ha esplorato il tema dello sviluppo orizzontale della città alla luce dell'esperienza dell'emergenza sanitaria, delle fluttuazioni demografiche, del costante progresso delle tecnologie informatiche, delle comunicazioni e dei trasporti.

La risposta al fabbisogno d'alloggi per una popolazione in costante crescita e concentrata nelle aree urbane, oltre a valutazioni quantitative, non può prescindere da considerazioni qualitative e immateriali, che la devono rendono sostenibile dal punto di vista sociale, economico ed ecologico. Le nuove abitazioni dovranno essere concepite per nuclei più ridotti, una popolazione sempre più mobile e variegata sotto il profilo socio economico (residenti temporanei, studenti, giovani lavoratori, singles, persone anziane, divorziati, coppie conviventi, ecc..) e soddisfare aspettative e esigenze altrettanto varie e articolate in termini di fabbisogno di tempo libero, di esigenze di salute, di gioco, di comfort psicologico.

L'idea propone una chiave di lettura diversa rispetto agli attuali modelli basati sull'elevata densità e sulla verticalità nelle aree centrali e sulla dispersione abitativa e la creazione di sproporzionate aree periferiche. L’obiettivo è quello di generare un rapporto più equilibrato tra l'ambiente urbano e i servizi, tra la dimensione fisica e quella qualitativa dell'architettura, tra l'attività antropica e la sua sostenibilità in termini complessivi. L'ipotesi di una drastica diminuzione degli spostamenti superflui, favorita dalla comunicazione a distanza, potrà, verosimilmente, contenere i flussi di traffico, al contempo, la quantità residua potrà essere, ulteriormente, alleviata ricorrendo, dove possibile, alla mobilità ciclo-pedonale, ai mezzi di trasporto a basso impatto ambientale e allo sviluppo dei trasporti collettivi, questi ultimi, in un ottica di ricucitura e rigenerazione delle aree periferiche e di integrazione delle città al territorio in una scala più ampia.

Una nuova griglia urbana a “maglia larga” si sovrappone e sostituisce la griglia urbana esistente a “maglia stretta”, definendo i parametri delle architetture e degli spazi esterni, nonché la gerarchia delle reti legate alla mobilità, sia essa pedonale, ciclabile, carrabile e mista. All'interno di questa nuova struttura urbana sarà possibile individuare soluzioni flessibili conformi a nuovi paradigmi abitativi, economici, sociali ed ecologici.  La tecnologia adottata, in legno massiccio a fibre incrociate, è flessibile e poco impattante sul piano della sostenibilità ambientale e assicura elevate prestazioni in termini di comfort termico, stabilità, flessibilità compositiva, velocità di montaggio e smontaggio, controllo della qualità costruttiva e riduzione degli scarti di lavorazione in cantiere. La copertura piana con tetto giardino, assicura un ottimo comfort termico e può accogliere agevolmente le strutture impiantistiche, solari e fotovoltaiche.

 All'interno delle Macro Aree sono previste ampie aree alberate con lafunzione di migliorare la temperatura e consentire una maggiore fruibilità dei percorsi e degli spazi. La presenza di alberi contribuisce a un notevole miglioramento estetico e di conseguenza a un maggiore benessere psico fisico delle persone, I percorsi sono prevalentemente ciclabili e pedonali, mentre la carrabilità è limitata alle necessità principali. Le aree di parcheggio, previste di ombreggiatura, sono collocate in porzioni  determinate all'interno delle Macro Aree e lungo il loro perimetro. La pavimentazione è immaginata con blocchi posati a secco su sottofondo drenante. La raccolta delle acque piovane e il suo riutilizzo avviene in serbatoi e in laghetti artificiali con trattamento di fitodepurazione.

Un aspetto fondamentale riguarda la socialità delle persone. Il piano terra degli edifici è permeabile agli spazi urbani, ed è stato immaginato per accogliere funzioni di servizio come la lavanderia, il micronido per l'infanzia, l'ambulatorio medico, portineria, attività commerciali, ma anche spazi d'incontro, spazio giochi, palestra, spazi per il coworking, al fine di favorire la commistione generazionale, l'inclusione, lo scambio d'esperienze. L'apertura al piano terra è fondamentale per non avere barriere fisiche opprimenti e permettere una piùà libera circolazione pedonale delle persone. La Città in questo modo si apre e si amplia diventando permeabile rispetto allo spazio edificato che diventa più sostenibile anche sul piano della percezione fisica.